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sabato 19 maggio 2012

Giornate della biodiversità in Carso

Due interessanti appuntamenti gratuiti per parlare della biodiversità che arricchisce il territorio carsico.

Il primo DOMENICA 20 MAGGIO dalle 19:00 presso il giardino botanico "Carsiana" (Sgonico)


  • Passeggiata all'imbrunire nel giardino botanico
  • Dimostrazione pratica di installazione di una bat-box
  • Conferenza della dott.ssa Donatella Samec per parlare dei chirotteri che popolano il Carso 


Il secondo appuntamento DOMENICA 27 MAGGIO dalle 16.00 presso il Centro Visite Gradina nella Riserva naturale Regionale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa

  • Conferenza del naturalista e ornitologo Paul Tout con presentazione dei dati sui censimenti dei lepidotteri e dell'avifauna della riserva 
  • Escursione pomeridiana alla scoperta della biodiversità del lago di Doberdò 
  • Cena ecosostenibile a km zero con i prodotti degli agricoltori del Carso (richiesta prenotazione) 


INFO e PRENOTAZIONI inforogos@gmail.com, tel 333 40 56 800.

In caso di maltempo gli appuntamenti verranno rinviati.

domenica 26 settembre 2010

Santa Croce, costiera, scoperte romane - 29 dicembre 1911

Vi propongo la trascrizione di un'altro foglio di appunti (probabilmente inediti) di Alberto Puschi, risalenti al 29 dicembre 1911:

A metà distanza tra la stazione di Grignano e la fermatina di S. Croce, sotto la linea della ferrata, ma più vicino alla riva del mare che non a questa, sul fondo n. cat. vecchio 2397, n. cat. nuovo 2121/1 e 2121/2, n. tav. 1128, detta Lahovez (?), ed anche terra di S. Michele, ed ora proprietà di Cristiano Cossutta abit. al n. 194 di S. Croce, dissodandosi il terreno per l'impianto di un vigneto furono scoperti dal Cossutta stesso gli avanzi di una fabbrica romana, consistenti in alcuni tratti di muri, di un canale intonacato di cemento e coperto di sfaldature d'arenaria, e molti rottami di laterizio, tra cui pezzi di grandi e grossi mattoni, ma diversi per colore e cocci di anfore e d'altri vasi. Trattasi di una villa rustica, che in seguito ai lavori campestri era già per l'addietro quasi interamente demolita in guisa che dei muri rimasti nessuno superava la linea dei fondamenti. La scoperta avvenne durante l'ottobre del 1911.
Questi terreni appartenevano in passato alla chiesa di Sgonico e da essa ebbero nell'uso del popolo il nome di terra di S. Michele. L'Opiglia eseguì due fotografie del sito. Il proprietario narra di maggiori scoperte che vi avrebbero fatto i suoi antenati.

L'Opiglia citato dovrebbe essere Pietro Opiglia, fotografo archivista del Civico Museo di Storia ed Arte.

Interessante il fatto che viene indicata con precisione sia la particella catastale che il numero tavolare del terreno dove venne fatta la scoperta; con una breve gita all'Ufficio Tavolare dovrebbe essere facilmente individuabile il terreno e la relativa cartografia.
In attesa delle indagini all'Ufficio Tavolare, accontentiamoci di indicare approssimativamente (anzi, MOLTO approssimativamente) la zona:


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