I "cavalcanti" sono quegli uomini che, nella credenza popolare, entrano in connubio (e talvolta in intimità) con le streghe.
Alleandosi a queste, e partecipando anche ai loro riti e sabbah, acquisiscono anche il potere di cavalcare nell'aria: da ciò, il nome "cavalcanti".
I Cavalcanti si riconoscono perchè portano, impresso a fuoco sulla spalla sinistra, l'impronta di un ferro di cavallo.
Si narra che un tempo, in prossimità della Rocca di Monrupino, in una caverna detta appunto "del Cavalcante", viveva uno "strigo", uno stregone maligno.
Solo di giorno aveva forma umana: nessuno che lo abbia mai visto di notte è sopravvissuto tanto da descriverne le fattezze.
Di giorno si celava sotto un mantello nero ed un grosso cappellaccio dello stesso colore; ciononostante, gli spuntava dalla nuca un caratteristico codino di capelli, e dalla schiena sporgeva uno sperone d'osso, che il mantello riusciva solo malamente a nascondere.
Ma pare anche che portasse sulla spalla sinistra il caratteristico marchio a ferro di cavallo, impressogli dal diavolo stesso al momento della sua nascita.
Possiamo supporre (ma non c'è nessuna certezza) che la "Caverna del Cavalcante" sia quella nota oggi come la "Grotta sotto il Castelliere di Monrupino" (1973/4669 VG).
Questa grotta ha una storia affascinante, che rende verosimile l'ipotesi che si tratti proprio della "Caverna del Cavalcante".
Si trova nei pressi della strada che conduce alla Rocca di Monrupino, alla base del ripiano del castelliere, e nonostante fosse ostruita, la sua esistenza era ben nota ai vecchi del paese.
Dagli speleologi fu compiuto un faticoso lavoro di disostruzione per esplorarla, ma i risultati furono deludenti: si giunse solo ad un piccolo vano, di pochi metri.
E' ragionevole (o almeno affascinante) immaginare che, un tempo, sia stata proprio questa la dimora del Cavalcante; e magari alla sua morte venne ostruita dagli abitanti del villaggio, proprio per seppellire anche la memoria di questo essere malvagio.